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Nuove ricerche sui risparmi energetici |
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Presso la stazione di ricerca di Wageningen, in Olanda, è in corso il test su una nuova tecnologia alla base di una serra prototipo denominata Elkas (Electricity Producing Greenhouse - serra che produce energia elettrica). Il tetto delle serre rappresenta un grandissimo collettore potenziale di radiazione solare. Spesso le temperature interne delle serre devono essere abbassate, soprattutto nei mesi estivi e nelle zone più a sud, dove la luce solare è più intensa. Raffreddare può essere dispendioso. Il sistema Elkas cerca di combinare il raffreddamento delle serre con la generazione di energia elettrica derivata dalla selezione della radiazione NIR (Near Infrared Radiation – Radiazione vicina all’infrarosso) concentrandola su pannelli solari. Un film multistrato separa la radiazione NIR dalla PAR (Photosynthetically Active Radiation – radiazione fotosinteticamente attiva) e finestre circolari o paraboliche concentrano la radiazione NIR sui pannelli solari. Questi sono montati su una costruzione mobile posta sopra al tetto, mobile in modo che la posizione possa essere cambiata in base al sole e alla stagione. L’energia elettrica raccolta può essere utilizzata per il raffreddamento aggiuntivo, se necessario, o utilizzata all’esterno. Finora, l’efficienza della conversione della radiazione NIR in energia elettrica è di circa il 15,7% e il sistema promette una sostanziale riduzione nel fabbisogno energetico per la produzione in serra in generale. Le misurazioni effettuate sulla serra prototipo suggeriscono che possa essere possibile la generazione di 0.4MegWatt/ha. Si stima che la nuova tecnologia sarà completamente commerciale entro 5 anni. "Fruit & VegTech". Per ulteriori informazioni, contattare: [email protected], Fax +0317423110 www.glastuinbouw.wur.nl Un’altra nuova fonte potenziale di energia è il terreno. Ricercatori della stazione di Wageningen, guidati dal Dr. Jan F.H. Snel hanno misurato un flusso di elettroni emessi dalla decomposizione molecolare del materiale organico derivante dalla decomposizione degli scarti vegetali nel suolo da parte dei batteri. Questa elettricità è stata raccolta utilizzando le radici delle piante come anodo in un microbial fuel cell. La generazione di electricità è stata misurata in 5800 kWh/ha-1/year-1. e misurata e si traduce in un potenziale di 14.000 Watt/ha. Rimane da vedere se la raccolta di questo potenziale elettrico dal terreno abbia più pro che contro all’equilibri dinamico di un dato ecosistema del terreno. Maggiori informazioni da: [email protected]www.wewur.nl |
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